Pubblicato il: 23/01/2018
energetica. Inizio d’anno mirato all’efficienza energetica per il Parlamento Europeo.
Secondo le direttive approvate nelle ultime settimane dalla Commissione Energia, tutti i paesi dell’Unione entro il 2020 dovranno migliorare l’efficienza energetica. Ciò significa che gli aderenti dovranno ottenere da fonti rinnovabili almeno il 20% dell’energia consumata.
L’obiettivo risulta facilmente raggiungibile, se consideriamo che nel 2015 l’Italia raggiungeva già il 17,5%, ma la strada è ancora lunga. La Commissione ha inoltre stabilito che per contrastare in maniera tangibile il cambiamento climatico, entro il 2030 sarà necessario un ulteriore impegno, e raggiungere il 35% nella quota delle rinnovabili rispetto al mix energetico totale.
Questi importanti piani europei, ora diventati legge, riconfermano la priorità e il diritto dei cittadini di autoprodurre la propria energia, sia in ambito domestico sia in quello aziendale.
L’obiettivo più importante rimane comunque quello di sensibilizzare i cittadini a fare un passo in più: a ridurre la dipendenza da combustibili fossili. Tale traguardo sarebbe auspicabile da raggiungere senza la richiesta dettata da un’istituzione, come già sta accadendo nei paesi scandinavi. Nel 2015 infatti la Svezia aveva già superato il 53% di energia rinnovabile sul totale consumato.